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Itinerario: Ragusa Ibla / Siracusa - Km 240

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Legenda: nella mappa, in verde la traccia ed in rosso i P.I.
(Km...) = distanza dall'ultima località; (h/gg..) = tempo di percorrenza;

(h/gg..) = tempo consigliato per la visita
(grassetto blu) = dettagli.
Mappa Itinerario Ragusa / SiracusaLa quarta delle sette sezioni ha come prima tappa la visita del Castello di Donnafugata (Km20)(h2), raggiungibile da Ragusa–Ibla utilizzando la SP13 oppure 80. La sua struttura di 2.500 mq. è composta da 122 stanze, di cui 28 aperte al pubblico, ed un bel parco di otto ettari piacevolmente ombreggiato da maestose Magnolie, Pini Marittimi ed altre specie Mediterranee oltre ad un Tempietto circolare ed un caratteristico labirinto in pietra nel quale perdersi giocosamente. Per la sua particolarità, la struttura è stata utilizzata per girare alcune scene del “Gattopardo”, “I Vicerè” ed “Il Commissario Montalbano”. Dirigendoci nuovamente verso il mare, percorrendo le SP71, 21, 19 e la SC25, superata la splendida baia di Punta Braccetto si giunge al delizioso borgo marinaro di Punta Secca (Km15). Come in tante altre località costiere della Sicilia, Arabi, Normanni, Romani ed altre popolazioni si sono prodigate nel corso del tempo a costruire in questa zona diverse torri di avvistamento utilizzate a scopo difensivo. Torre Scalembri è quella che si erge a Punta Secca e con Torre Vigliena collocata a Punta Braccetto, Torre di Mezzo e Torre Cabrera di Marina di Ragusa proteggeva questa parte della costa dagli attacchi Saraceni che, per conquistare il territorio, sferravano le loro incursioni dal mare. Un susseguirsi di splendide spiagge si allungano fino a Marina di Ragusa (Km5), nota località balneare presso la quale sorgono varie attività ricreative in grado di garantire un piacevole soggiorno anche ai numerosi turisti che la frequentano specie nel periodo estivo. Procedendo per la SP63 diverse sono le strade, alcune delle quali non asfaltate, che conducono alle incantevoli spiagge che si succedono fino alla storica località di Donnalucata (Km10). Tramite la SP39 raggiungiamo Scicli (Km5), la località meritatamente riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità sia per la storia custodita nel territorio ad essa circostante che per la stupefacente architettura delle sue costruzioni. Evidenti sono infatti le testimonianze storiche risalenti ad oltre 3000 anni fa con i ritrovamenti di reperti dell’antica popolazione Sicula ed ancora di resti provenienti da domini di Greci, Cartaginesi, Romani e Bizantini. Scicli, posizionata all’interno delle tre Valli di Modica, Santa Maria la Nova e San Bartolomeo, in conseguenza alla conformazione carsica del suo territorio è caratterizzata dalla presenza di numerose grotte. Tra le più importanti figura la Grotta Maggiore nella quale sono stati trovati reperti risalenti all’era Preistorica. Importanti anche la località Castellaccio, per i ritrovamenti di resti di origine Bizantina, e la località Chiafura per i rinvenimenti di insediamenti rupestri di epoca Tardo Bizantina e Medievale. Altrettanto affascinati si rimane osservando la superba architettura di Scicli eseguita in puro stile Barocco sfoggiata dalle sue Chiese e nei suoi palazzi tra i quali Palazzo Beneventano definito il Barocco più bello della Sicilia. Percorriamo la SP54 e giungiamo a Modica (Km10), località con un’alta affluenza turistica dovuta alle numerose opere di grande interesse che contribuiscono nell’insieme a renderla una delle aree più preziose dei Comuni del Val di Noto tanto da inserire alcune sue costruzioni come il Duomo di San Giorgio tra i Patrimoni Mondiali dell’Umanità dell’UNESCO. Molte le Chiese ed i Palazzi Storici presenti a Modica accomunati da una pregiata architettura dallo stile Tardo Barocco, ancora meglio identificato in quello successivo al distruttivo terremoto del 1693 denominato Barocco Siciliano. Di rilevante importanza i siti archeologici costituiti oltre che dalla Chiesa rupestre di San Nicolò risalente al periodo Bizantino, dalle Cave di Ispica, di Lazzaro e dei Servi nelle quali sono venuti alla luce reperti risalenti a vari periodi storici che vanno dall’Età del Bronzo alle Catacombe del periodo Cristiano. Le grotte che le costituiscono sono per lo più scavate artificialmente dall’uomo e destinate nel corso del tempo alla celebrazione dei morti oppure, in alcuni casi, ad uso abitativo. Altra interessante struttura è rappresentata dal Castello dei Conti di Modica, che, posto in cima ad una rupe, ha rappresentato per lungo tempo sede del potere politico-amministrativo della Contea di Modica. Nei pressi del Castello si erge su una guardiola militare la Torretta dell’Orologio reso interessante dalla particolare meccanica settecentesca che lo costituisce e pubblicamente visionabile. Molto visitata anche la casa natale del Premio Nobel per la Letteratura Salvatore Quasimodo. A contribuire alla notorietà di Modica, le numerose scene girate per la realizzazione di alcuni episodi televisivi del “Commissario Montalbano”, tratti dalla fortunata collana dello scrittore Empedoclino Andrea Calogero Camilleri. Per i golosi da gustare è la cioccolata Modicana, prodotta ancora oggi secondo le procedura di un’antica ricetta Azteca e per la quale si svolge annualmente ChocoBarocco, una manifestazione che vede i cioccolatai Modicani cimentarsi in una gara dalle incredibili dolcezze! Trasferiamoci nuovamente a mare che ci attende nella splendida spiaggia della località turistica di Marina di Modica (Km20) raggiungibile tramite la SP43 e la SS194. Percorriamo il Lungomare Punta Reglione che, oltre che permetterci di ammirare la bella costa prospiciente la strada, ci conduce a Pozzallo (Km5) dove ci attende un’altro splendido lido sabbioso. Il porto di Pozzallo consente l’approdo per i collegamenti dei traghetti con la Capitale Maltese La Valletta (h2,30). Da Via Contrada Marza una piacevole strada costiera ci consente di raggiungere le meravigliose spiagge che si allungano fino all’affascinante Isola delle Correnti (Km40) facilmente raggiungibile a piedi nei momenti di bassa marea in cui diventa la parte più a sud della Sicilia. Percorriamo la bella strada costiera, resistendo alla voglia metro dopo metro di abbandonare per raggiungere il mare, ed arriviamo a Portopalo di Capo Passero (Km10), antica località di pescatori che sembra specchiarsi nell’Isola di Capo Passero, poco distante dalla riva ed un tempo unita alla terraferma da un lembo sabbioso, nella quale palma nana, giglio di mare, conigli, lucertole ed alcune specie di uccelli ne sono i padroni incontrastati. Continuando incontriamo il Castello Tafuri e la Tonnara, costruzione medievale rimaneggiata nel corso del tempo che sino agli anni 60 contribuiva a rendere fiorente l’attività ittica della zona. Procedendo sulla SP84 incontriamo Marzamemi (Km5), delizioso borgo del 700 nel quale si sviluppò particolarmente l’attività della pesca grazie alla sua Tonnara un tempo tra le più importanti della Regione. A Marzamemi ancora oggi si svolge l’attività marinara, malgrado, grazie alla bellezza della sua spiaggia e del suo borgo, il turismo è divenuto la fonte primaria dell’economia locale. Seguendo la SP19 incontriamo la Riserva Naturale Orientata Oasi Faunistica di Vendicari, incredibile inesauribile miniera storico-naturale. La Riserva di Vendicari si allunga da Pachino per circa 8 chilometri fino a Noto Marina. Oltre a volpi, conigli, istrici, tartarughe e rettili di vario genere, in essa i Pantani Sichilli, Rovereto, Grande e Piccolo ospitano nelle loro acque, sia dolci che salmastre, varie tipologie di pesci e molluschi. I Pantani rappresentano inoltre un’importante luogo di sosta per oltre 250 varietà di uccelli migratori che, specie nelle stagioni autunnali e primaverili, si possono facilmente ammirare dai capanni di osservazione distribuiti nell’area. Ma la Riserva di Vendicari conserva anche in’incredibile ricchezza storica. Importanti sono infatti i siti archeologici di Eloro, della plurimillenaria Antica Tonnara presso la quale venivano lavorati i prodotti della pesca locale, della Torre fortificata e delle catacombe. Per l’ingresso alla Riserva, consentito da vari punti, è previsto il pagamento di 3,00 euro per moto o auto e 12,00 euro per il camper. A 20 chilometri da Marzamemi, proseguendo sulla SP19, si trova la località turistica di Lido di Noto dove potere godere di piacevoli momenti rilassanti tra le meraviglie del suo mare ed i divertimenti dei suoi locali. A 5 chilometri la città di Noto mostra tutta la sua magnificenza architettonica nelle sue numerose Chiese, Palazzi e Monumenti che, dopo il terremoto del 1693, furono magistralmente realizzati da illustri architetti e maestri scalpellini utilizzando la pietra locale e riuscendo ad ottenere quello che da Cesare Brandi venne definito “il giardino di pietra”. Grazie a queste vere e proprie opere d’arte, Noto è stata inserita dall’UNESCO tra i Patrimoni Mondiali dell’Umanità. Sul monte Alveria, posto a 8 chilometri a nord dall’attuale Noto, si trovano i resti degli insediamenti di Noto Antica risalenti all’età del Bronzo del XVIII secolo a. C. La ricostruzione, resasi necessaria dopo il distruttivo terremoto del 1693, fu affidata a Giuseppe Lanza Duca di Camastra che decise di riedificare Noto non allontanandosi troppo dalle macerie di Noto Antica. Da molti millenni i vigneti di questa zona hanno prodotto un’ottima qualità di vino. Tra le più conosciute oggi è quella del Nero d’Avola D.O.C. Se desideriamo passare del tempo nel Paradiso Terrestre non ci resta che procedere in direzione Avola Antica (Km15), tramite le SP15 e 4, seguire le indicazioni per Cava Grande e, giunti in uno spiazzo, inoltrarci nella Riserva Naturale Orientata Cava Grande del Cassibile. Considerata la morfologia della Riserva, è consigliata la sua visita a coloro che abbiano una buona efficienza fisica e siano muniti di scarpe chiuse meglio se da trekking o ginnastica. Ad attenderci infatti c’è un sentiero che scende ripidamente per circa 300 metri e che bisogna ripercorrere al nostro ritorno, però in salita! Ma vale certamente la pena affrontare la faticosa passeggiata, considerato che ad attenderci ci sono cascatelle, laghetti, flora, fauna e gli interessanti siti archeologici della Necropoli del Cassibile, della Grotta dei Briganti o della Cunziria ed del complesso rupestre dei Dieri che ci resteranno sempre impressi nell’anima per le emozioni e la sensazione Paradisiaca che ci avranno regalato. Stanchi ma felici, ripercorriamo la SP4 che ci porta ad Avola (Km10), altra località dove di grande risalto sono le pregiate costruzioni in stile Barocco presenti. A poca distanza il Lido di Avola, particolarmente frequentato nel periodo estivo per la sua costa formata prevalentemente da invitanti spiagge alternate a brevi tratti rocciosi. Continuando sulla SS115 e poi sulla SP104, superata la località di Fontane Bianche, caratterizzata da un delizioso golfo, si giunge ad Ognina (Km15), luogo al quanto suggestivo per il suo piccolo porto, la sua scogliera ed il mare particolarmente generoso, il tutto immerso in una rigogliosa Macchia Mediterranea. Percorrendo le SP104 e 58 raggiungiamo la meravigliosa Penisola della Maddalena, riconosciuta dal 2005 come Area Naturale Marina Protetta del Plemmirio (km10). Essa si estende da Punta di Milocca a Punta Castelluccio ed il suo interno si divide in Zone A, B e C. Visitare sia la sua parte terrestre che quella marina significa assistere ad un’esplosione storico-naturale di incredibile bellezza. Considerate le particolari caratteristiche dell’Area, per una sua migliore visita è consigliato contattare il Consorzio Plemmirio sito in Piazza Euripide, 21 - 96100 - Siracusa – Tel. 0931449310. Riprendiamo la SS115 che ci porta alla magnifica città di Siracusa (Km10). Come tante altre località Siciliane, Siracusa rappresente uno stupefacente concentrato di storia, arte e cultura. Si rimane rapiti infatti nell'ammirare le affascinanti Catacombe, il Castello Eurialo, il Parco Archeologico Neapolis ed il Santuario della Madonna delle Lacrimedalle. Percorriamo Corso Malta e superato il ponte ci troviamo ad Ortigia, l’Isola che conserva eccellentemente un'altra la parte antica di Siracusa. E’ impossibile non farsi rapire dalle rare bellezze nascoste dietro ogni angolo di Ortigia ed è forte il desiderio di smarrire la via di ritorno per non interrompere le gradevoli emozioni provocate dalla visione della Fonte Aretusa, del Castello Maniace, dell’imponente Duomo degli innumerevoli Palazzi Nobiliari che impreziosiscono magicamente questa località.
Ulteriori informazioni puoi richiederle a This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it
mentre altre informazioni, fot, video, ed altro le puoi inviare Quì
 

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