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Itinerario: Palermo / Trapani - Km 240

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Legenda: nella mappa, in verde la traccia ed in rosso i P.I.
(Km...) = distanza dall'ultima località; (h/gg..) = tempo di percorrenza;

(h/gg..) = tempo consigliato per la visita
; (grassetto blu) = dettagli.
 

Mappa Itinerario Palermo - Trapani
Nella prima delle sette sezioni dell’Itinerario della Costa e Dintorni ti porto a conoscere la costa ed i luoghi più belli ad essa vicini presenti nel tragitto da Palermo a Trapani. Si giunge a Palermo utilizzando comodamente le autostrade A19Palermo-Catania, A20Palermo-Messina A29Palermo-Trapani. Puoi anche arrivare in aereo presso il vicino Aeroporto Falcone-Borsellino (Km30 da Palermo) oppure dal mare approdando al grande porto del Capoluogo Siciliano presso il quale fanno scalo le navi traghetto provenienti da Genova (h20), Livorno (h19), Civitavecchia (h12), Napoli (h10), Salerno (h10), Cagliari (h14), Tunisi (h10), Ustica (h2,20) e gli aliscafi che, oltre che da alcune località predette, vi giungono anche dalle Isole Eolie (h2,30), Milazzo (h2) e Cefalù (h1). La visita di Palermo (gg3), città colma di straordinarie bellezze storiche e culturali, si svolge percorrendo le sue vie con lo sguardo spesso volto all’insù per ammirare le pregiate forme, decorazioni e sculture che caratterizzano i suoi numerosi palazzi e monumenti storici come Palazzo Reale o dei Normanni, Palazzo Steri, Palazzo Sclafani, Palazzina Cinese, i Teatri Politeama e Massimo Vittorio Emanuele, la Cattedrale e le altre centinaia di Chiese sparse per la città. Si resta altrettanto affascinati visitando gli storici e folcloristici mercati della Vucciria e del Capo o l'ineguagliabile vegetazione dell'Orto Botanico. Molti altri dei suoi tesori Palermo li custodisce anche nel sottosuolo. Di grande fascino ed interesse sono infatti le Cripte, le numerose grotte e sotterranei in esso presenti alcuni dei quali appartenuti al regno dei leggendari Beati Paoli oppure i Quanat, canali costruiti durante il dominio Arabo per consentire il passaggio dell’acqua che alimentava le geniali Camere dello Scirocco. Durante le soste possiamo approfittarne per gustare, presso chioschi e rivendite ambulanti, le infinite specialità culinarie palermitane come pane e panelle, pane cà meusa, stigghioli, musso, frittola, sfincione, pizza, arancini, cannoli, cassate e tanto altro ancora. Ovviamente come per ogni cosa ci sono gli specialisti, ma questo è un segreto che se richiesto a i This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it ti sarà svelato. Lasciata Palermo, la SS186 ci porta a Monreale (Km5) per visitare la Cattedrale (h2) incantevole per i suoi pregiati Mosaici, il suo Tesoro, il Chiostro ed il giardino dal quale si gode lo splendido panorama della città di Palermo e della “Conca d’Oro”, così anticamente chiamata per la sua prodigiosa produzione di buonissime arance. Con gli occhi ed il cuore colmi d’arte e storia ritorniamo sulla SS186, svoltiamo a sinistra sulla Via Regione Siciliana ed ancora a destra sulla Via Emanuele Notarbartolo, proseguiamo su Via Duca della Verdura, Via Montepellegrino, Via Isaac Rabin ed in fine la famosa Via Pietro Bonanno lungo la quale, dal 1908, si disputa la crono-scalata per auto più antica del mondo: la Montepellegrino. Procedendo per l’acchianata, così detta dai palermitani la salita, se non ti emozioni per mancanza di passione per le gare di auto, lo fai sicuramente ammirando il panorama della città di Palermo che ti si presenta nella sua magnificenza tornante dopo tornante. Giunti alla piazzetta posta sulla sommità di Montepellegrino (Km20), divenuto nel 1996 Riserva Naturale Orientata e definito da Goethe “il promontorio più bello del mondo”, saliamo la scalinata che ci conduce al Santuario di Santa Rosalia (h1). Esso è meta di migliaia di persone che lo raggiungono periodicamente in pellegrinaggio recandosi presso la grotta in esso annessa nella quale si trovano conservate le spoglie di Santa Rosalia, la Patrona di Palermo.Seguendo la Via Pietro Bonanno, alle spalle del Santuario di Santa Rosalia, percorrendo la strada posta a monte si giunge in un’altra piazza dalla quale si gode la splendida veduta del mare che bagna la sottostante costa dell’Arenella fino a Mongerbino posto all’orizzonte. Ti consiglio di non perdere questo panorama che, oltre a riempirti piacevolmente gli occhi, dona all’anima un intreccio piacevole di sensazioni di serenità, leggerezza e libertà. Procedendo in direzione Mondello per la Via Ercta, dall'area di sosta posta sulla sinistra puoi godere del panorama della parte nord della città di Palermo con le sue borgate ed intravedere sulla destra il Golfo di Sferracavallo. Continuando la discesa, superata una galleria, si apre il sipario sull’incantevole Golfo di Mondello, meta preferita fin dai primi anni del 1900 da Palermitani e non solo. Mondello (Km10) offre uno splendido scenario naturale disegnato da una spiaggia di sabbia molto fine e dal mare cristallino nel quale tuffarsi o solcare le onde con windsurf e barca a vela. Ammirevoli anche le sue costruzioni in stile liberty e da provare qualcuno dei numerosi locali in cui gustare le ottime specialità Siciliane. Molti di questi sono ospitati nella splendida Piazza Mondello, il cuore della deliziosa borgata che si affaccia sul porto in grado di ospitare piccole imbarcazioni. Si può godere di una rilassante passeggiata, oltre che lungo tutto il litorale che lambisce la spiaggia, anche percorrendo Via Piano Gallo, proseguendo per Via P.M. 72 ed arrivando così al Faro di Capo Gallo che, oltre ad essere un sicuro riferimento per i naviganti, sembra fare da guardiano anche alla omonima Riserva che lo ospita. Lasciata Mondello proseguiamo alla volta di  Sferracavallo (Km10) per la visita all’Area Marina Protetta Capo Gallo - Isola delle Femmine (h2). Raggiunta la località Barcarello oltrepassiamo un rimessaggio nautico e dopo circa 5 minuti di cammino, superata una cancellata, siamo nel cuore dell’Area Protetta. Sulla sinistra, oltre l’Isolotto di Isola delle Femmine, ti si apre il meraviglioso mare che bagna la scogliera, custode di un fondale particolarmente invitante e preferito dagli appassionati subacquei. Per camminare lungo il sentiero e per raggiungere la scogliera ti consiglio l’utilizzo di comode scarpe! Sulla destra la montagna a strapiombo su di noi ricoperta da una splendida flora in cui la Palma Nana fa da padrona. Dopo ancora 15 minuti di cammino si giunge all’Avamposto, luogo in cui una piattaforma ci permette un comodo accesso al mare e di rilassarci sotto i raggi del sole. Se decidiamo di continuare, tramite un sentiero non comodo da percorrere, raggiungiamo il faro di Capo Gallo e la località di Mondello. Riprendiamo il nostro Itinerario della Costa e Dintorni, superiamo il bel porto di Isola delle Femmine (Km5), dove la mattina è possibile acquistare a buon prezzo del pesce fresco appena scaricato dalle barche dei pescatori, e percorrendo Via dei Villini e Viale Amerigo Vespucci giungiamo alla piccola penisola che si estende in direzione dell’Isolotto. Qui nei giorni di mare mosso è particolarmente suggestivo osservare l’innalzarsi di alcuni metri della schiuma marina provocata dallo scontro delle correnti provenienti rispettivamente da est e da ovest. Proseguendo in direzione Viale dei Saraceni si può ammirare la chilometrica spiaggia che da Isola delle Femmine si allunga fino a Capaci e che nel periodo estivo, con l’apertura dei lidi balneari, si riempie di colorati ombrelloni e bagnanti che dalla mattina fino a tarda sera si intrattengono allietati oltre che dal sole splendente ed il mare cristallino, dai piatti prelibati e dalla piacevole animazione a base di musica, giochi e divertimenti organizzati dai ristoranti, pub, lidi e svariati locali presenti sul litorale. Continuando sulla SS113 incontriamo Carini (Km5) e visitiamo il suo Castello (h0,30) il cui atrio, specie nel periodo estivo, diventa scenario di varie manifestazioni musicali e teatrali. Alla fine del mese di agosto, onorando le sue origini, Carini diventa suggestivo scenario del famoso Festival fra Medioevo e Rinascenza che accoglie rappresentanze di tutta la regione e di alcune città del resto d'Italia. Procedendo sulla SS113, al semaforo che regola l’incrocio della Strada Statale con Cinisi (Km10), svoltiamo a destra e seguendo le indicazioni per Terrasini (Km15) incontriamo prima la bella spiaggia di Magaggiari, meta preferita specie nei giorni ventilati anche dai Surfisti, ed a seguire il porto ed il centro abitato di Terrasini, località turisticamente molto frequentata per la sua bellezza e per le rilassanti passegiate possibili, specie nel periodo estivo, percorrendo le vie pedonali del suo centro. Allungandoci sul Lungomare Peppino Impastato possiamo godere dello splendido panorama che ci permette di ammirare un'ampia parte della costa fino a San Vito Lo Capo e sotto di noi la bella scogliera che si erge dal mare dalle trasparenze meravigliose e raggiungibile per mezzo di alcune scalinate posizionate nella zona est o scendendo direttamente sugli scogli accessibili dall'area di sosta posta a poche centinaia di metri in direzione ovest. Sempre sul Lungomare Peppino Impastato si trova anche l’interessante Museo Palazzo D’Aumale e proseguendo raggiungiamo Cala Rossa, Contrada Agli Androni e la torre Araba, tutti ricadenti nella Riserva Orientata Capo Rama. Proseguiamo sulle SS113 e 187 ed incontriamo la bella spiaggia di Trappeto (Km15), alla quale si arriva percorrendo la strada adiacente al passaggio a livello posto all’uscita dal paese. Continuando il nostro itinerario, superati il porto ed il paese turistico di Balestrate (Km5), svoltiamo a destra sulla strada posta subito dopo il Cimitero che ci conduce all’immensa spiaggia che unisce Balestrate, ultimo paese della provincia di Palermo, ed Alcamo Marina (Km10), la prima località appartenente alla provincia di Trapani. Se prosegui lungo la strada secondaria in direzione Alcamo troviamo un'area privata posta a poche decine di metri dal mare e presso la quale, con pochi euro, possiamo utilizzare per parcheggiare e rinfrescarti con una doccia o all'ombra del bosco di eucalipto che lambisce il mare cristallino. Fai molta attenzione quando fai il bagno nei giorni di mare mosso lungo la costa da Terrasini ad Alcamo Marina in quanto è frequente la creazione di pericolosi vortici e correnti marine che rendono difficoltoso il raggiungimento della riva a nuoto. Proseguendo sulla SS187, prima di giungere a Castellammare del Golfo, ci addentriamo per circa Km 15 percorrendo le SP2, 23, 68, 57 ed andiamo a visitare l’antica città di Segesta (h3). Fondata dagli Elimi, costituisce un’interessante sito archeologico presso il quale si conservano splendidamente la Fortificazione, il Tempio Dorico del V secolo a.C. ed il Teatro del III secolo a.C. Per le sue particolari caratteristiche, Segesta è ancora oggi il suggestivo scenario presso il quale si vengono svolte le rappresentazioni Teatrali delle Tragedie Greche. Ripercorriamo all’inverso la strada, ma prima di raggiungere Castellammare del Golfo ci fermiamo in Contrada Gagliardetta alle Terme Segestane (Km10) presso le quali poterci concedere qualche ora di estremo relax tra fanghi terapeutici, stufe naturali sudatorie, idromassaggi ed un bagno nell’incantevole piscina alimentata dalle acquee sulfuree che sgorgano naturalmente alla temperatura di 46° C. Le Terme Segestane sono aperte tutto l’anno dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle 16,30 alle 24,00, sono chiuse per l’intera giornata il giovedì ed il lunedì mattina ed il biglietto d’entrata per la piscina è di € 7,00. Rinfrancati e rilassati, procediamo per Castellammare del Golfo e raggiungiamo il suo attrezzato porto presso il quale si erge il Castello Arabo-Normanno, oggi anche sede dell’interessante Museo dell’Acqua e dei Mulini. Esso si può visitare dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00.  Proseguendo sulla SS187, lasciato il centro abitato, dopo circa Km2 ci fermiamo al belvedere posto sulla sommità destra della strada per goderci il panorama mozzafiato del porto ed il centro abitato di Castellammare del Golfo e sullo sfondo la suggestiva costa che lo sguardo ci permette di scorgere fino a Capo Rama e più in lontananza Capo Gallo. Riprendiamo la marcia ed a circa Km 2 dal belvedere imbocchiamo il bivio in direzione Scopello (Km5). Raggiunta la spiaggia di Guidaloca, costituita principalmente da pietrisco, procediamo verso il delizioso piccolo Borgo di Scopello. Superato il parcheggio, davanti a noi un atrio con una fontana presso la quale poterci dissetare e rinfrescare grazie all’ottima acqua che sgorga dal suo “cannolo” (rubinetto). Sulla destra il Baglio seicentesco all’interno del quale si trovano alcuni locali caratteristici “ed un bancomat”. A destra, nel vicolo che precede il Baglio, c’è la sede dell’attrezzato Centro Diving “Cetaria” che, tramite i suoi operatori di grande esperienza e professionalità, offre la possibilità di effettuare delle appassionanti immersioni tra relitti, aragoste e grotte sommerse oppure entusiasmanti escursioni in barca durante le quali potere ammirare le calette, le insenature, le grotte semi-sommerse e le pareti a strapiombo che caratterizzano la costa della Riserva Naturale dello Zingaro. A Scopello, oltre le prelibatezze culinarie a base di pesce cucinate amabilmente dagli chef dei pochi locali presenti, presso il panificio posto in un vicolo a 200 metri dal baglio, gli sfiziosi possono gustare “u pani cunsatu”, costituito da pane cotto con forno a legna, condito con pomodoro, sale, origano, acciughe e cacio cavallo. Ritornando sulla strada che costeggia il mare proseguiamo verso la suggestiva Tonnara di Scopello (h1) (ingresso € 3,00) ed i suoi  imponenti Faraglioni per trascorrere piacevoli momenti in assoluto relax tra un bagno di sole ed uno nell’irresistibile mare antistante. Proseguiamo ed in linea con la spiaggia di Cala Mazzo di Sciacca ci troviamo all’interno della splendida Riserva Naturale Orientata dello Zingaro. Giunti all’ampio parcheggio posto all’ingresso della Riserva, acquistato il biglietto di ingresso di € 3,00, ridotto € 2,00 e gratuito per età inferiori a 10 anni o maggiori di 65 anni, procediamo alla visita alla Riserva Naturale Orientata dello Zingaro (h3) nella quale potere ammirare musei, grotte preistoriche, flora e fauna rigogliose e splendide calette facilmente raggiungibili e nelle quali ad attendere c’è sempre un meraviglioso mare in cui potersi piacevolmente rinfrescare. Uno degli itinerari della Riserva Naturale Orientata dello Zingaro conduce fino alla rinomata località turistica di San Vito Lo Capo (Km8)(h2,30). Comodo il servizio di alcune organizzazioni turistiche che col proprio mezzo ti lasciano all’entrata della Riserva Naturale Orientata dello Zingaro (lato Scopello), ti riprendono all’opposta entrata (lato San Vito Lo Capo) e dopo la visita alla bella località di San Vito Lo Capo ti riportano a Scopello (richiedi dettagli a This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it ). Torniamo sulla SS187 e percorsi Km20 svoltiamo a destro sulla SP16 e raggiungiamo San Vito Lo Capo (Km40 da Scopello). La famosa località balneare, particolarmente popolata nel periodo estivo, offre uno scenario naturale meraviglioso dove fanno da padrone un mare cristallino ed una delle spiagge più belle ed attrezzate della Sicilia. La visita a San Vito Lo Capo risulta essere sempre particolarmente piacevole e rilassante, ciò dovuto alla spettacolarità naturale del luogo ed alla vasta possibilità di scelta di tipologia di accoglienza disponibile. Numerosi infatti sono gli Hotel, i residence e gli affittacamere disponibili, le attività commerciali presso le quali acquistare souvenir ed articoli di vario genere ed i locali in cui gustare le infinite specialità in grado di soddisfare qualsiasi palato. Tra le tante, certamente da non perdere il “caldo freddo” ed il cous-cous al quale annualmente è dedicata una imperdibile manifestazione internazionale. Lasciato il piccolo centro abitato e superato il suo magnifico lungomare, percorriamo Via del Secco ed arriviamo alla Tonnara del Secco (Km3) oltre la quale si raggiunge il punto di ingresso alla già citata Riserva Naturale Orientata dello Zingaro (Km2). Riempiti gli occhi e l’anima dei colori, degli odori, dei sapori e del meraviglioso palcoscenico naturale, lasciamo San Vito Lo Capo e procediamo l’itinerario con la visita al paese medievale di Erice (Km35)(h3). Considerata la più importante città degli Elimi, probabili discendenti dei Troiani, Erice conserva eccellentemente le sue caratteristiche di borgata medievale. E’ particolarmente piacevole la sua visita che si svolge tra vicoli, e strette strade lungo le quali si scorgono, Castelli, Chiese, antiche strutture in pietra ed un panorama che permette di osservare una grande porzione del territorio Siciliano. Per le vie del centro si trovano inoltre vari negozi che propongono i preziosi prodotti artigianali e diversi locali in cui gustare ottimi piatti. Tramite la panoramica SP3, lungo la quale si svolge annualmente un’importante crono-scalata d’auto, giungiamo a Trapani (Km15), custode anch’essa di importanti testimonianze storiche ancora ben conservate come la Torre di Ligny oggi sede del Museo della Preistoria i suoi Palazzi storici, la Cattedrale e le altre Chiese presenti. Grande valore riveste il porto di Trapani. Esso risulta storicamente affascinante nella parte vecchia nella quale si erge il Castello della Colombaia e presso cui vengono ormeggiate le imbarcazioni da pesca e da diporto, mentre estremamente efficace nella parte nuova che, oltre ad avere ospitato nel 2007 la 32° Edizione dell’America’s Cup, garantisce gli approdi ai traghetti che collegano la città di Trapani a Cagliari (h10), Pantelleria (h6), Isole Egadi (h1), Tunisi (h10) ed agli aliscafi per i collegamenti con Napoli (h7), Ustica (h2,30) ed Isole Egadi (h0,20). Sulla Strada Provinciale Trapani-Marsala, a Km 5 da Trapani incontriamo la Riserva Naturale Orientata Saline di Trapani e Paceco (h2) gestita dal WWF. All’interno della Riserva Naturale oltre a svolgersi ancora l’attività millenaria dell’estrazione del sale, molte specie di volatili tra i quali aironi, fenicotteri, falchi di palude ed altri, trovano ristoro specie nei periodi primaverili ed autunnali. Se sei un goloso ti consiglio di recarti a Dattilo (Km15 da Trapani), località in cui si producono artigianalmente i cannoli Siciliani tra i più buoni della Regione che ti porteranno certamente a fare SiciliaDream!
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mentre altre informazioni, foto, video ed altro le puoi inviare Quì
 

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