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Itinerario: Messina / PalermoThere are no translations available. Legenda: nella mappa, in verde la traccia ed in rosso i P.I.
L’ultima delle sette sezioni dell’Itinerario della Costa e Dintorni ci fa conoscere la parte nord della costa Siciliana da Messina a Palermo. La SS113, l’unica strada che collegava Messina a Palermo prima della costruzione della comoda e veloce autostrada A20, è particolarmente gradevole da percorrere in quanto si articola tra suggestivi piccoli centri abitati interessanti da visitare consentendo di ammirare gran parte della costa fino a Palermo. Superate le spiagge di Villafranca Tirrena, Spatafora, raggiungiamo Milazzo (Km40), località che conserva un patrimonio mitologico e storico risalente anche all’Era Neolitica. Molti infatti i reperti archeologici rinvenuti ed attribuiti ai periodi delle civiltà del Bronzo, Ferro, Greci, Romani, Bizantini, Arabi, Normanni, Angioini, Spagnoli fino ai nostri giorni. Da non perdere la visita del Castello di Federico II, struttura considerata Bene Nazionale ed Europeo, dalle origini Neolitiche (4000 a.C.) e modificato nel tempo da Greci, Romani, Arabi, Normanni e Spagnoli. All’interno delle mura del Castello si trova un’importante Duomo Antico. Interessanti da vedere a Milazzo anche il Duomo Nuovo, numerose altre Chiese e molti Palazzi monumentali. Il mare cristallino che circonda la magnifica penisola è particolarmente gradito agli appassionati subacquei che possono godere degli affascinanti fondali abitati da una flora ed una fauna meravigliosi. La profondità del mare qui varia dai -8 metri di alcune secche raggiungendo in alcuni punti -100 metri. Molto frequentata dai bagnanti per la sua stupefacente bellezza la chilometrica spiaggia di Tono. Milazzo, denominata anche la Penisola del Sole, ha un magnifico porto che consente di raggiungere tutte le antistanti Sette Sorelle, ossia le Isole Eolie. L’Isola di Vulcano si può raggiunge con il traghetto in h1,50 al costo di € 10,00 e con l’aliscafo h0,45 al costo di €16,00. Un strada che costeggia il mare ci permette di proseguire fino alla località Tonnarella (Km20) in cui è presente la struttura residenziale Marina di Portorosa, col suo elegante e moderno porto turistico posto lungo i canali che dal mare si addentrano nel territorio e tra i quali risulta particolarmente distensivo passeggiare ammirando le belle imbarcazioni ormeggiate. Proseguendo sulla SS113 si giunge alle località turistiche di Falcone (Km5) e Marinello (Km5). Percorrendo in direzione ovest la bella spiaggia ed il mare caldo e trasparente di quest’ultima si raggiunge la Riserva Naturale Orientata dei Laghetti di Marinello. Essa è costituita da un’ampia distesa sabbiosa in cui fanno da specchio i Laghi Marinello, Mergolo e Verde che, essendo collegati al mare, cambiano di continuo la loro conformazione in funzione delle correnti marine. Dall’alto della parete li domina il Santuario di Tindari al quale sono legate parecchie leggende come pure alla grotta naturale di Donna Villa posta ai piedi del promontorio. Una di queste racconta che la Maga, con i suoi canti e la sua incredibile bellezza, attirasse i marinai di passaggio presso la grotta per poi divorarli. Quando l’inganno non andava a buon fine Donna Villa sfogava la sua ira affondando le dita nella parete creando così i fori oggi visibili. Se nei pressi della grotta provi a gridare una frase ti sarà restituita da un fenomeno di eco sorprendente. Riprendendo la SS113, al termine della panoramica risalita raggiungiamo Tindari (Km10), fondata da Dionisio di Siracusa nel 396 a.C. Imboccando la Via Monsignor Pullano, dopo avere parcheggiato il mezzo di trasporto presso l’ampio luogo di sosta disponibile, giungiamo a Piazza Quasimodo dove si erge il Santuario della Madonna Nera. Inizialmente era una piccola Chiesa, terminata di ricostruire nel 1598 ed infine ampliata nel 1979. Essa fu costruita sui resti dell’antica Tindari distrutta nel 1554 dai pirati Algerini. Al suo interno, in un ambiente reso freddo dalle varie ristrutturazioni, è conservata l’importante statua lignea della Madonna Nera. Dalla piazza antistante la Chiesa si può godere di un meraviglioso panorama con la veduta dei Laghetti di Marinello e la lingua di sabbia che si estende sul mare cristallino disegnando spesso una sorprendente immagine somigliante alla Madonna con in braccio il Bambino. Una delle tante leggende narra che la spiaggia si sarebbe miracolosamente formata per consentire il salvataggio di una bambina caduta accidentalmente dalla terrazza del Santuario. Proseguendo per la Via Teatro Greco, attraversando le bancarelle che espongono i loro simpatici souvenir e superando i locali gastronomici dai quali provengono i profumi inebrianti delle pietanze locali, si giunge alla zona archeologica in cui è conservata l’ampia storia che avvolge questa località. Presso l’area si possono ammirare le antiche Mura di Cinta, l’Area Urbana ed il Teatro Greco rimaneggiato poi dai Romani. Molti i reperti qui rinvenuti tra i quali ceramiche, sculture e mosaici conservati in gran parte presso il museo locale. Riprendiamo la SS113, e raggiungiamo la splendida spiaggia di Mongiove (Km10) dove ci attende una meravigliosa distesa sabbiosa ed un mare estremamente invitante. Altrettanto belle le spiagge a seguire in particolare quelle che si estendono da Marina di Patti (Km5) a San Giorgio Magaro (Km5). Magnifico e rinomato il villaggio turistico di Capo Calavà (Km5) e le accoglienti località ad esso vicine e preferite dai turisti oltre che per la tranquillità anche per il mare splendido che bagna il litorale formato da sabbia grossa e pietrisco. Tra queste degne di essere visitate sono Gioiosa Marea e Calanovella (Km5), Gliaca (Km5), Contrada Bagnoli presso la quale, oltre ad avere un bel porto turistico, vi si conservano gli interessanti ruderi di una Villa Romana presumibilmente del III secolo presso la quale sorgeva una struttura termale. Nelle sue vicinanze sono stati anche ritrovati l’impianto idrico, una pavimentazione costituita da mosaici, una fornace ed alcune tracce di un antico centro abitato. Percorrendo Contrada San Gregorio si possono vedere lungo la sua bella costa le Cave di Mercadante, grandi pietre dalla misteriosa forma circolare. Proseguendo si giunge a Capo D’Orlando, località turistica in cui sono presenti delle storiche costruzioni come il Bastione, il Santuario ed il Castello di Orlando, gli interessanti Museo Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella e l’Antiquarium Comunale Agatirnide. Una splendida spiaggia di sabbia e ghiaia si allunga fino a Sant’Agata di Militello(Km15) dove un porto ospita le imbarcazioni della marineria locale e da diporto. Contrada Piana e la SS113 con un entusiasmante paesaggio ci conducono alle località di Acquedolci(Km5), Marina di Caronia(Km10) e Santo Stefano di Camastra(Km15), quest’ultima conosciuta nel mondo per la pregiata produzione artigianale di ceramiche artistiche. Lasciamo la SS113, percorriamo Via Roma per pochi metri quindi Via Renato Guttuso e giungiamo sul Lungomare Colonna che ci consente di continuare a godere della splendida vista del mare turchese. Riprendendo la SS113 si giunge a Castel di Tusa(Km10) bella località turistica caratterizzata dal Castello di San Giorgio del XIII. Proseguendo per la strada statale, accompagnati dalla bella visuale delle spiagge che si alternano a brevi scogliere, arriviamo a Finale di Pollina(Km10) e ci inoltriamo all’interno del territorio dell’incontaminato Parco delle Madonie. Percorriamo Via Renato Guttuso e la SP25 che ci conducono a Pollina(Km5), piccola località posta a m. 750 sul livello del mare dalla quale si può godere di un’aria salubre, di un suggestivo panorama restando affascinati dalle sue piccole case e dalle Chiese di antica costruzione distribuite tra i vicoli lastricati di pietra. Continuiamo il nostro rilassante itinerario nel Parco delle Madonne e percorrendo la SP25 e la SS286 raggiungiamo Castelbuono(Km15), località che ha le sue origini nel periodo neolitico ed in seguito popolata da Greci, Romani, Arabi e Bizantini. Tra le strutture di particolare interesse figurano il Castello costruito nel 1316 dalla nobile famiglia Ventimiglia con al suo interno alcuni preziosi stucchi dei fratelli Serpotta e la sacra reliquia del teschio di Sant’Anna, Patrona di Castelbuono. Concentrati nella centrale Piazza Margherita si ergono una bella Fontana cinquecentesca posta al centro, la Matrice Vecchia, il Banco di Corte dei Ventimiglia oggi sede dell’Ufficio Turistico. Oltre a numerose Chiese, particolarmente interessante è il complesso di San Francesco costituito dal Mausoleo dei Ventimiglia, la Chiesa ed il Chiostro. Un’ottima produzione pasticcera è in grado inoltre di soddisfare ampiamente i desideri dei più golosi. Un’energia particolarmente positiva avvolge Castelbuono ciò dovuto anche alle varie manifestazioni folcloristiche, teatrali, musicali ed espositive organizzate in ogni periodo dell’anno dall’amministrazione locale. Continuiamo il nostro itinerario tra le località Madonite e, proseguendo sulla SS286, raggiungiamo Geraci Siculo(Km20), deliziosa località inserita tra i “Borghi più belli d’Italia”, dalle presunte origini preistoriche e dove nele tempo Sicani, Siculi, Elimi, Morgeti, Greci, Romani e Bizantini hanno lasciato le loro tracce. La visita di Geraci Siculo, da effettuare rigorosamente a piedi, è particolarmente incantevole sia con la neve presente nel periodo invernale che con le temperate giornate primaverili ed estive. A renderla suggestiva sono le minuscole vie che si articolano nel suo centro abitato dalle caratteristiche medievali. Da visitare i ruderi del Castello posto in cima al borgo, il Bevaio della SS. Trinità del 1500 ed lacune Chiese Romaniche. Da non perdere le sue suggestive manifestazioni tradizionali come la Festa del Ringraziamento il 24 settembre e la Festa del Crocifisso il 3 maggio. Riprendendo la SS286, quindi la SP120 e la SP54 raggiungiamo Piano Battaglia(Km30), località in cui alcuni rifugi consentono il ristoro dopo una giornata passata tra gli impianti sciistici particolarmente frequentati nel periodo invernale o dopo una piacevole escursione effettuata tra boschi e verdi prati nei periodi primaverile ed estivo. Percorrendo le SP54, SP9 ed SP54Bis dirigendoci nuovamente sulla costa passiamo prima da Gibilmanna(Km35), località conosciuta dai Siciliani per la l'acqua particolarmente dissetante delle sue sorgenti, per l'aria salubre che si respira dai suoi 800 m.s.l.m.e per la particolare sensazione di pace godibile presso il suo importante Santuario dedicato alla Santissima Vergine e presso il quale risiede l'interessante Museo Fra Giammaria da Tusa. Ristorati nel corpo e nell'anima procediamo sulla SP54Bis e giungiamo ad una delle perle più belle della Sicilia, inclusa anch'essa tra i borghi più belli d'Italia: Cefalù(Km10)(gg2). La località, dall'origine preistorica, ha subito nel tempo invasioni da Greci, Siracusani, Romani, Bizantini, Arabi e Normanni. Essa accoglie tutto l'anno turisti provenienti da tutto il mondo per visitare le testimonianze lasciate nei secoli dalle predette popolazioni durante i loro domini. Tra le più importanti si distinguono la splendida Cattedrale e le altre numerose Chiese, il Lavatoio Medioevale, il Teatro Comunale, numerosi Palazzi storici ed il Museo Madralisca che custodisce al suo interno importanti collezioni di monete, conchiglie, reperti archeologici ed il famoso capolavoro di Antonello da Messina “Ritratto d'ignoto”. Per i più atletici, indossate delle comode scarpe ed in giornate preferibilmente poco calde, è consigliata un’escursione alla Rocca di Cefalù(Km1,50)(h2), raggiungibile percorrendo il sentiero che da Via dei Saraceni si inerpica fino alla fortificazione posta in una panoramica posizione che ci consente di ammirare, oltre il verde paesaggio dei Parchi Regionali Madonie e Nebrodi, lo splendore del mare sottostante che bagna la costa est fino a Capo D’Orlando e quella ovest fino a Palermo e Capo Gallo ripagandoci così della fatica affrontata. Particolarmente suggestiva la passeggiata lungo la splendida spiaggia, il lungomare, il porto e le vie di Cefalù vivendo i colori, gli odori, la popolazione, la storia e la cultura di questa località della quale non puoi che innamorarti e desiderare di non separartene mai. Lasciato il cuore a Cefalù torniamo a percorrere la SS113 che in questo tratto non consente una buona vista del mare ma ci permette comunque di raggiungerlo tramite alcune strade poste alla nostra destra. Le zone che meritano di essere raggiunte, perché dotate di un’incantevole scenario naturale formato da splendide coste ed un mare cristallino, sono Mazzaforno(Km5), Settefrati e la bella spiaggia composta da sabbia grossa che da Cocuzzola(Km5) si allunga fino a Buonfornello(Km15). Proseguendo sulla SP2 e la SS285 arriviamo Caccamo(Km25). Oltre a numerose Chiese di particolare interesse, molto interessante è la visita al suo Castello risalente al XII che, per le sue caratteristiche e l’eccellente stato di conservazione, rappresenta una delle strutture del suo genere più importanti della Sicilia. Riconquistata la costa, percorrendo le SS285 e 113, raggiungiamo Termini Imerese(Km10), località dalle origini preistoriche che subì tra le tante anche la dominazione Cartaginese nel 409 a.C. Termini Imerese è servita da un moderno porto turistico e commerciale che consente l’approdo a traghetti che trasportano automezzi privati e commerciali. Grande importanza sono i festeggiamenti del Carnevale tra i più antichi della Sicilia, durante il quale si possono vedere sfilare per le vie della città in festa i carri allegorici allegramente addobbati o mangiare le “Lasagne cacate”, gustoso piatto locale a base di salsiccia e ricotta. Da non perdere l’interessante visita al Museo Civico ed al Museo di Himera, alle Chiese di San Nicola di Bari, Sant’Orsola, Santa Maria di Gesù ed al Santuario Madonna della Consolazione. Per rilassarsi, oltre all’eccellente panorama godibile dall’area del Castello col suo Belvedere, le Antiche Terme, convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale, offrono la possibilità di trascorrere momenti di estremo benessere in ogni periodo dell’anno. Riprendiamo la SS113 e ci godiamo il litorale costiero che ci porta ad attraversare le belle località turistiche di Trabia, San Nicola l’Arena, Torre Normanna, Santa Croce e Fondachello bagnate da un mare cristallino. Proseguendo giungiamo a Bagheria(Km25), località nativa del pittore Renato Guttuso e del regista cinematografico Giuseppe Tornatore. Da visitare Villa Palagonia, costruzione barocca del 1715 conosciuta anche come Villa dei Mostri per le sculture animalesche presenti nel suo parco; Villa Cattolica, sede del Museo Comunale nel quale sono conservate anche molte delle opere del pittore Renato Guttuso; Palazzo Butera, la costruzione più antica costruita nel 1615; Palazzo Cutò in cui hanno sede anche la Biblioteca Comunale ed il Museo del Giocattolo. Sicuramente soddisfatti per quanto visto imbocchiamo Via Rammacca e seguiamo le indicazioni stradali che ci conducono a visitare la località marinara di Porticello(Km5), nella quale potere godere di una rilassante passeggiata lungo il suo porto ed acquistare del buon pesce pescato dalle barche dei pescatori che in esso trovano riparo. Possiamo anche gustare degli ottimi piatti gastronomici cucinati presso i ristoranti presenti sul porto. Altri angoli particolarmente pittoreschi li troviamo proseguendo per circa 300 metri per Via Lo Bue, in cui una piccola ma deliziosa caletta può essere di grande ispirazione per un quadro come anche quella presente 500 metri più avanti in località Sant’Elia. Un luogo che fa sognare anche il più insensibile degli individui lo troviamo procedendo per Via Croce, Via Francesco Paolo Perez che percorriamo per circa Km 1,7 quindi svoltiamo a destra in direzione Capo Zafferano. Giunti sulla costa, percorriamo la stretta strada che termina al Faro di Capo Zafferano(Km3). Qui, magari seduti sul muretto posto sul ciglio della strada, possiamo ammirare un meraviglioso ed indimenticabile paesaggio costiero. Tornando sulla Via Francesco Paolo Perez facciamo l’ultima sosta dell’itinerario in località Mongerbino(Km3) per continuare a sognare, possibilmente con accanto al nostro amore, sul famoso arco naturale posto sul mare, reso famoso perché riportato un tempo sulle inconfondibili scatole dei Baci Perugina. Solo 18 chilometri e giungiamo a Palermo, terminando così l'"Itinerario della Costa e Dintorni” che speriamo abbia contribuito a farti vivere il SiciliaDream!Ulteriori informazioni puoi richiederle a
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