|
EnnaThere are no translations available. Enna, trovandosi a circa 1.000 m.s.l.m. è il capoluogo di provincia più elevato d'Italia. Oltre ad essere l'unica tra le province siciliane a non essere bagnata dal mare è anche la meno popolosa di tutta l'isola. Posta al centro della Sicilia, celata dalla nebbia per buona parte dell'anno, fu definita da Callimaco "l'omphalos" (ombelico) dell'isola.
La sua posizione elevata, ottima per la difesa, l'ha resa in passato oggetto di varie dominazioni. Come tutta l'isola, subì l'influenza Greca nel VII secolo a.C.. E' di questo periodo la nascita del culto della Dea Cerere (Demetra per i Greci), dea del frumento. Sulla punta estrema di Enna (Rocca di Cerere), si trovano i resti dell'antico tempio dedicato a questa divinità.
Nel 214 a.C., nel corso della seconda guerra Punica, Enna fu conquistata dai Romani e sotto questa dominazione la città si afferma come importante centro per il commercio del grano. Lo sfruttamento degli schiavi nei campi porta nel 135 a.C. ad una rivolta servile, condotta da uno schiavo siro di nome Euno il quale prese la città proclamandosi Re col nome di Antioco. Nel 132 a.C. i Romani riescono a soffocare definitivamente la rivolta. Nel 73 a. C. cominciò per Enna il periodo più buio della sua storia. Nel 353 i Bizantini annessero la Sicilia all'Impero Romano d'Oriente. Furono gli Arabi a ribattezzare Enna con il toponimo Castrogiovanni e a riconoscerne l'importanza strategica. Nell'859 la città passa sotto il dominio Arabo e nel 1087 viene consegnata ai Normanni guidati da Federico II. Diventata in questo periodo uno dei maggiori centri politici e culturali dell'isola, le vengono rielaborate alcune strutture difensive oggi visibili tra cui il Castello di Lombardia ed il Castello Vecchio o Torre di Federico. Dopo un periodo di decadenza attraversato durante il XVII secolo, la città comincia a riprendersi con l'Unità d'Italia nell'1860. Enna partecipò alla prima guerra mondiale e con l'avvento del partito fascista, Benito Mussolini Castrogiovanni, al quale nel 1927 venne restituito il nome di Enna. Il possesso di Enna è stato sempre indispensabile per assicurarsi il dominio completo ed incontrastato della Sicilia. Ogni nuovo dominatore doveva fare i conti con gli avversari arroccati nella cittadella degli Erei e spesso solo il tradimento consentiva la conquista, come nel caso degli Arabi e dei Normanni. Il Castello di Lombardia, considerato la fortezza più importante, fù trasformato dagli Arabi in roccaforte, mentre gli Svevi diedero assetto definitivo alle opere murarie esterne. Il 6 dicembre 1926 comunicò al sindaco l'elevazione a capoluogo di provincia del comune di Enna. Oggi Enna presenta un'economia prevalentemente agricola, basata sul commercio dei prodotti locali. Anche il settore turistico, per la varietà delle bellezze panoramiche e monumentali, sta conoscendo un discreto incremento. E' stata definita il Belvedere di Sicilia per la superba veduta panoramica offerta su gran parte della regione. Enna vive oggi un periodo di rinnovato sviluppo e accresciuto prestigio sul piano nazionale ed internazionale, grazie principalmente alla sua moderna Università, al suo Autodromo di Pergusa in cui si disputarono numerosi gran premi della Formula 3000 e della Formula 2 Gran premio di Enna. Maria SS. Della Visitazione è la patrona di Enna e si festeggia il 2 luglio.
Add new comment
|